"Santiago non è la fine del Cammino, bensì il principio." (Paulo Coelho)
Be', potremmo dire lo stesso anche noi. Dopotutto, è veramente così. La prima breve tappa è stata Porto, in Portogallo. Da lì abbiamo proseguito per Astorga, dove abbiamo iniziato il nostro tragitto. In seguito siamo passati per Ponferrada, Villafranca, Lugo, Santiago de Compostela e anche Finisterre (una volta ritenuto il punto in cui finiva il mondo), dove termina definitivamente il "Camino".
Certo, non l'abbiamo vissuto fisicamente come dei veri pellegrini, piuttosto ci siamo immersi spiritualmente nel viaggio, sia come credenti sia come pellegrini. In ogni caso non è stato difficile accorgerci della sacralità di questo cammino: la devozione che si respira, anche in un breve pezzo di tragitto, è imprescindibile dall'ambiente circostante. Gli uomini e le donne che intraprendono questo lungo percorso lo fanno per ragioni spirituali, religiose o semplicemente per se stessi. È però innegabile il fatto che l'intero tragitto sia finalizzato al miglioramento di sé. Religione o no, si tratta di un pellegrinaggio che unisce tutti.
Abbiamo affrontato la strada verso il Cammino inseguendo i veri noi stessi. È miracoloso come un percorso possa aiutarci a trovare la nostra persona, alcune volte intrappolata nei meandri della nostra mente, rinchiusa in una vecchia cella arrugginita.
Il Cammino di Santiago ha quindi permesso ad alcuni di liberarsi, ma ad altri di affermare loro stessi.
Tiziano Roberti, Irene Palmeri e Rachele Silveri (5° Liceo)
Che magnifica esperienza 😊
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