Oggi, in un'insolita domenica, abbiamo vissuto un'esperienza divertente e costruttiva: un'emozionante lezione di surf con istruttori professionisti. Appena giunti nell'incantevole baia dell'Algarve, l'oceano ci ha spaventati con le sue onde che si mostravano ruggenti e ostili e siamo stati molto sorpresi da questo panorama. Abbiamo incontrato i nostri istruttori - Manuel, Salva e Giorgio - tutti e tre italiani e molto giovanili, che ci hanno fornito le indicazioni necessarie per affrontare in sicurezza la nostra prima esperienza di surf sulle onde dell'oceano. Ci siamo preparati indossando una muta e una maglietta di riconoscimento; dopo la teoria è stata la volta del riscaldamento, con una corsa sulla spiaggia e un primo tuffo in acqua. Di seguito abbiamo simulato i movimenti base per addestrarci ad entrare in acqua in tre step: da sdraiati inarcare la schiena, piegare il piede d'appoggio avvicinandolo al ginocchio opposto e alzarsi con una spinta. Finalmente l'ora di addentrarsi nell'acqua: con grande emozione abbiamo affrontato le nostre prime onde. ADRENALICO!
I nostri istruttori sono sempre stati presenti per aiutarci e incoraggiarci, così alcuni di noi sono persino riusciti a cavalcare l'onda, sfidando le correnti e stando in equilibrio in piedi sulla tavola.
Chi ha vissuto questa esperienza da spettatore è rimasto colpito dalla storia dei tre coach che hanno abbandonato tutte le sicurezze che avevano in Italia, per trasferirsi in Portogallo e realizzare il loro sogno.
La voglia di buttarci in mare era tanta e tutti noi provavamo un po' di "sana invidia" verso chi, sdraiato sulla propria tavola, sembrava divertirsi così tanto. Tuttavia, nel ruolo di osservatori, l'esperienza è stata straordinaria: un'esplosione di colore in mezzo al mare, il profumo della salsedine e i piedi nella morbida sabbia hanno reso questa giornata indimenticabile. Ognuno di noi si è lasciato andare a questo senso di libertà che dona l'oceano e si è messo in gioco confrontandosi con qualcosa di più grande di lui.
Gabriele Barberi, Lorenzo Negretti (2° Liceo) e Andrea Aru (1°Liceo)
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