Il Big Bang è una teoria secondo cui l'Universo iniziò a espandersi a velocità elevatissima in un tempo finito nel passato a partire da una condizione di curvatura, temperatura e densità estreme. La teoria del Big Bang si basa su due ipotesi fondamentali: l'universalità delle leggi della fisica e il principio cosmologico. Quest’ultimo afferma che su larga scala l'Universo è omogeneo e isotropo, cioè è uguale in qualunque direzione si guardi da uno stesso punto di osservazione.
Il modello del Big Bang si fonda sulla teoria della relatività generale e sull’osservazione sperimentale dell'espansione dell’Universo; questo metodo è quello più utilizzato nella comunità scientifica sulla base di prove e osservazioni astronomiche. In particolare il modello si fonda sull’abbondanza cosmica degli elementi leggeri, come ad esempio l'idrogeno e l’elio, e ancor più si basa sull'esistenza della radiazione cosmica di fondo. Questi fattori hanno convinto la maggior parte degli scienziati che un evento simile al Big Bang abbia avuto luogo quasi 14 miliardi di anni fa.
Tuttavia la teoria ha dei limiti: tornando indietro nel tempo la densità e la temperatura aumentano fino a un istante nel quale questi valori tendono all'infinito e il volume tende a zero. In queste condizioni le attuali teorie fisiche non sono più applicabili. Questo fenomeno si chiama SINGOLARITÀ.
Per concludere: nel mondo esistono gli acceleratori di particelle che studiano il comportamento della materia e dell'energia in condizioni estreme; tali condizioni sono molto simili a quelle in cui l’Universo si sarebbe trovato durante le prime fasi del Big Bang. Con questi acceleratori però non si ha comunque la possibilità di esaminare il livello di energia all'inizio dell'espansione.
Ho deciso di scrivere un post su questo argomento perché mi piace molto la fisica e per di più ho appena finito di leggere due libri sulla teoria del Big Bang. Per chi volesse leggerli i testi sono: Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo e La teoria del tutto entrambi di Stephen Hawking.
Jacopo De Angeli (1° Liceo)
Il modello del Big Bang si fonda sulla teoria della relatività generale e sull’osservazione sperimentale dell'espansione dell’Universo; questo metodo è quello più utilizzato nella comunità scientifica sulla base di prove e osservazioni astronomiche. In particolare il modello si fonda sull’abbondanza cosmica degli elementi leggeri, come ad esempio l'idrogeno e l’elio, e ancor più si basa sull'esistenza della radiazione cosmica di fondo. Questi fattori hanno convinto la maggior parte degli scienziati che un evento simile al Big Bang abbia avuto luogo quasi 14 miliardi di anni fa.
Tuttavia la teoria ha dei limiti: tornando indietro nel tempo la densità e la temperatura aumentano fino a un istante nel quale questi valori tendono all'infinito e il volume tende a zero. In queste condizioni le attuali teorie fisiche non sono più applicabili. Questo fenomeno si chiama SINGOLARITÀ.
Per concludere: nel mondo esistono gli acceleratori di particelle che studiano il comportamento della materia e dell'energia in condizioni estreme; tali condizioni sono molto simili a quelle in cui l’Universo si sarebbe trovato durante le prime fasi del Big Bang. Con questi acceleratori però non si ha comunque la possibilità di esaminare il livello di energia all'inizio dell'espansione.
Ho deciso di scrivere un post su questo argomento perché mi piace molto la fisica e per di più ho appena finito di leggere due libri sulla teoria del Big Bang. Per chi volesse leggerli i testi sono: Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo e La teoria del tutto entrambi di Stephen Hawking.
Jacopo De Angeli (1° Liceo)
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