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Fare colazione è realmente importante?

 La colazione è il primo pasto della giornata, consumato al mattino. Il termine italiano deriva dal latino collatiòne, a sua volta da collàtus, participio passato di cònfero, cioè "contribuire", "conferire", inteso come riunirsi insieme per conversare durante il pasto. Il termine fu usato soprattutto nel primo monachesimo cristiano europeo del IV secolo, dove veniva indicato nei conventi come un breve pasto, consumato insieme, fuori dall'orario di cena e consumato nel convivio di tarda sera. Soltanto più tardi, dopo l'istituzione degli orari di preghiera delle regole benedettine nel VI secolo, fu inserito ad inizio giornata. Questo pasto è uno dei più importanti che si consumano nell’arco della giornata tanto da dividere le abitudini della popolazione in due tipi: coloro che fanno abitualmente colazione e coloro che non la fanno. A mio parere questa distinzione produce delle conseguenze soprattutto nella quotidianità delle persone; infatti, spesso mi accorgo che le persone che NON fanno colazione sono deboli, lente a svolgere le loro azioni e a volte hanno difficoltà a ragionare bene, a causa della mancanza di sostanze nutrizionali. Coloro che invece fanno colazione sembrano  molto più attive, riescono a svolgere varie azioni velocemente e sono più produttive nell’arco della giornata. Queste distinzioni variano a seconda di quello che l’individuo mangia: per esempio, le persone attive, è probabile che al mattino assumano zuccheri, quindi mangino prodotti dolciari. Le persone che al mattino risultano poco attive e dinamiche, non sempre significa che non facciano colazione ma, è possibile che consumino alimenti con poche vitamine o che non soddisfino completamente il loro fabbisogno. Per esempio nelle persone di grande statura l’assunzione di un solo bicchiere di latte al mattino non è sufficiente per affrontare la giornata.

La “morale del racconto” è che tutti dobbiamo fare, anche parzialmente, colazione in quanto è uno dei pasti più importanti della giornata e per questo motivo dobbiamo  viverla al meglio!

Luca Ferrantelli (2°Liceo)

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