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Inaugurazione 454^a Fiera del Perdono

Alcuni ragazzi del Liceo durante la presentazione
In occasione dell’inaugurazione della 454^a Fiera del Perdono di Melegnano (MI) ci è stato chiesto, come Centro Scolastico Giovanni Paolo II, di aderire a questo momento preparando una breve presentazione musico-teatrale in memoria di don Cesare Amelli (sacerdote e storico di Melegnano), una figura importante e di riferimento per la nostra cittá. É stato molto interessante e significativo anche l’intervento della nipote di don Cesare Amelli che, con grande piacere, ha letto in dialetto una poesia dello zio: il testo raccontava della nostra meravigliosa città, descrivendone gli aspetti positivi e negativi. Il tutto accompagnato dal canto e dalla musica di Maria Eleonora Caminada.
E’ stato un onore per noi studenti aprire la Fiera del Perdono in questo modo! Purtroppo questa grande Festa viene spesso associata solamente al divertimento, alle bancarelle, alla musica, al bere, al mangiare, ma le sue radici intrecciano la storia con una famosa leggenda che narra della concessione della Bolla sull'indulgenza come un gesto di riconoscenza di Papa Pio IV nei confronti della cittadina sul Lambro, allora Marignano, divenuta nel 1532 marchesato del fratello Gian Giacomo Medici, noto come il "Medeghino". Per generazioni si è tramandato che quando Giovanni Angelo era ancora cardinale sia passato da Melegnano, ma di fronte al rifiuto sdegnoso della cognata (vedova) ad accoglierlo in Castello, sia stato costretto a rivolgersi all'ospitalità della casa parrocchiale di don Battista Pavesi che lo trattò “con i guanti”, al pari del popolo melegnanese che tributò onori e solidarietà. Quando dunque divenne Papa, Giovanni Angelo si ricordò del bene ricevuto quel giorno a Melegnano e il 20 gennaio del 1563 concesse alla città l'importante privilegio. Partecipare come protagonisti all'inaugurazione della Fiera del Perdono è stata, per noi studenti, un’esperienza di grande valore alla quale abbiamo aderito con molto piacere: è stato un momento delicato e dal significato molto profondo...ha lasciato in noi un ricordo molto bello e indimenticabile. Monika Barsoum (Classe 5° Liceo)


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