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Quando l'uguaglianza non c'è

Siamo ormai nel ventunesimo secolo, ma all'ordine del giorno ci troviamo dinanzi ad eventi che
farebbero impallidire un uomo medievale.
Sempre più spesso si sente parlare di violenza sulle donne, un male che esiste da sempre ma ancora non si è riusciti ad estirpare.
Al giorno d'oggi non è comprensibile come un uomo possa macchiarsi di tali crimini, la mente umana rimane il luogo più misterioso del mondo.
Il modo di approcciarsi con il mondo è ciò che più ci distingue dagli animali.
La “legge della giungla” o “del più forte” è un modo di vivere che non può caratterizzare una
società ben strutturata come quella umana.
Nonostante ciò qualcuno ancora segue questi istinti primordiali che spingono certe persone a voler prevalere sugli altri, in particolare su qualcuno di più debole. 
Eventi come la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" e le sempre più
frequenti dichiarazioni di personaggi famosi, danno un grande aiuto nella divulgazione di un
messaggio che andrebbe insegnato ai bambini, subito a partire dalle elementari.
Seppur non risolvano definitivamente il problema, ricordano alla gente che esiste e che potrebbe insinuarsi nelle famiglie della porta accanto.
Quel vicino che dovrebbe avere l'erba più verde della nostra, potrebbe in realtà vivere una situazione che spesso non riusciamo ad immaginarci così vicina. 
Inoltre è opportuno ricordare che mentre da noi è un crimine, in certe culture, per molti versi discutibili, è la normalità.
Un esempio di violenza sulle donne permessa da diverse culture è l'infibulazione sulle bambine, cioè una mutilazione genitale che risale al periodo faraonico dell'Egitto ed oggi ancora spesso praticato nell'Africa e nel continente asiatico. 
Se al momento sentiamo di casi apparentemente irrisolvibili, non ci resta che sperare nelle generazioni future.

Francesco Curti 3°A

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