Mercoledì 15 Marzo, durante la Settimana della Cultura, abbiamo incontrato l’architetto Luca Donzelli, che ci ha esposto una nuova prospettiva di architettura ecosostenibile: la terra cruda.
Ci ha spiegato come questo materiale, fatto di paglia, terra e argilla, abbia molta potenzialità in ambito architettonico e viene utilizzato per la creazione di mattoni.
Come prima cosa, la paglia ha una funzione isolante, capace dunque di trattenere il calore.
Invece, la terra stabilizza la temperatura e l’umidità circostante.
Un altro tipo di architettura sostenibile che sfrutta le caratteristiche del terreno, è quella ipogea: una casa ricoperta da tutte le parti di terreno (tipo quella dei Teletubbies).
Alla fine dell’incontro abbiamo deciso di porre delle domande a Luca Donzelli per un ulteriore approfondimento in merito all’architettura sostenibile.
Ecco le risposte che lui ci ha fornito:
Secondo lei, è utile modificare le nostre abitudini per la salvaguardia del pianeta?
Non solo è necessario ma direi che è obbligatorio modificare le nostre abitudini. A partire dalle piccole cose: ad esempio, usare in modo moderato ed oculato l'acqua e la corrente elettrica, anziché tenere un grado in più il termostato di casa tenerlo un grado in meno, al nostro corpo fa solo bene e si consuma sensibilmente meno gas. Altri suggerimenti sono l'attenzione agli sprechi alimentari, all'utilizzo di contenitori alimentari sostenibili e riciclabili al posto di quelle in plastica.
Qual è il costo di questa nuova edilizia più sostenibile?
L'edilizia sostenibile è un insieme di scelte e soluzioni tecnologiche che devono essere intraprese prima di approcciarsi ad una nuovo intervento edilizio. La normativa attuale sta spingendo molto nella direzione della sostenibilità ambientale in campo edilizio nonostante i principi di ecosostenibilità siano conosciuti dagli anni '90. Per un edificio sostenibile (che non vuol dire ad impatto zero o "passivo") al giorno d'oggi oscilliamo tra i 1700-2000 €/mq. Per una casa passiva o NZEB (Near Zero Energy Building) parliamo di costi che oscillano tra i 2300-2500 €/mq.
Qual è la differenza tra la casa passiva e la casa ipogea? Quale pensa che sia la più applicabili nelle nostre condizioni attuali?
La casa ipogea indica una tipologia costruttiva (come posso essere le ville a schiera, le ville a cortina, gli edifici a corte, ecc). La "casa passiva" è un edificio che copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia per riscaldamento e raffrescamento ambientale interno ricorrendo a dispositivi passivi (usando energie rinnovabili senza attingere dalla rete). Per cui una casa ipogea (tipologia edilizia) può essere realizzata con i principi della "casa passiva".
Come mai si è interessato a questa tematica?
La curiosità sta alla base di tutto e va "applicata" sempre ed in ogni ambiente. In particolar modo nel mio settore (progettazione architettonica) è fondamentale avere una grande dose di curiosità. Pertanto, la mia fonte inesauribile di curiosità unita all'adeguamento della normative nazionali ed europee verso un futuro più consapevole e più Green hanno contribuito ad approfondire sempre di più questi temi. Noi professionisti del settore dell'edilizia siamo le prime persone responsabili di questo cambiamento verso un futuro più sostenibile. Le normative aiutano molto, ma è la cultura che deve cambiare nella mentalità delle persone.
In conclusione, secondo noi questa esperienza ci ha dato la possibilità di conoscere dei rimedi più sostenibili a confronto delle normali tecniche di edilizia.
Mohamed Amera e Maraschi Matilde (3A Liceo)
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